24: Enuresi nei bambini

L’incontinenza notturna, cioè l’involontaria perdita di urina durante il sonno, è piuttosto comune nei bambini. Tecnicamente detta “enuresi notturna”, non è il risultato né di un disturbo renale né della pigrizia o dell’impertinenza del bambino. Nella maggior parte dei casi questa si arresta autonomamente, senza la necessità di alcun trattamento, con il crescere del bambino stesso. In ogni caso è spesso oggetto di preoccupazione sia per il soggetto che per le famiglie in quanto causa inconvenienti ed imbarazzo.

In che percentuale i bambini soffrono di incontinenza notturna e a che età questa scompare normalmente?

L’incontinenza notturna è un problema piuttosto comune nei bambini al di sotto dei 6 anni. Già all’età di 5 anni la percentuale di bambini a cui ancora si verifica scende al 15-20%. Con il crescere dell’età si ha un proporzionale decremento dei casi. A 10 anni circa il 5%, a 15 anni il 2% e meno del 1% negli adulti.

Quali bambini sono maggiormente predisposti a questo tipo di eventi?

  • Bambini i cui genitori hanno avuto lo stesso problema da piccoli.
  • Soggetti che presentano ritardi nel normale sviluppo neurologico che determina una riduzione della capacità del bambino di riconoscere il riempimento della vescica.
  • Bambini con sonno profondo.
  • È più comune nei maschi piuttosto che nelle femmine.
  • Il problema inizia o aumenta in caso di stress fisico e psicologico.
  • In una percentuale davvero esigua di bambini (2-3%) può essere connesso a patologie quali infezione del tratto urinario, diabete, insufficienza renale, ossiuri, costipazione, vescica piccola, anomalie nel midollo spinale o difetti nelle valvole uretrali nei maschi.
Con la crescita, il giusto approccio e la motivazione si risolverà il problema dell’ incontinenza notturna.

Quando e quali controlli vengono eseguiti?

Generalmente vengono eseguiti controlli nei casi in cui il medico sospetti vi siano problemi medici alla base del fenomeno. In questo caso i test più usati sono l’esame delle urine, glicemia, radiografia della colonna vertebrale ed esami ecografici di reni e vescica.

Trattamento

L’incontinenza notturna è completamente involontaria, non intenzionale, quindi è assolutamente fuori luogo sgridare o punire il bambino. Piuttosto che incolpare il bambino è consigliabile rassicurarlo del fatto che il problema dovrebbe risolversi o essere curato con il tempo.

Le prime fasi del trattamento prevedono l’educazione, terapie motivazionali e il cambiamento delle abitudini per quanto riguarda l’assunzione e l’espulsione di fluidi. Se il fenomeno non dovesse migliorare con questi accorgimenti allora è possibile che alla sua base vi sia un problema medico.

1. Informazione e terapia motivazionale

  • Il bambino deve essere informato completamente riguardo il fenomeno.
  • L’incontinenza notturna non è un errore del bambino perciò non vi arrabbiate o sgridatelo: questi comportamenti peggioreranno solo la situazione.
  • Fate attenzione che nessuno lo prenda in giro per quanto succede.
  • È fondamentale ridurre la pressione a cui è sottoposto il bambino proprio a causa del fenomeno e il miglior modo di aiutarlo è far sentire vicina la famiglia, rassicurandolo che il problema è temporaneo e risolvibile.
  • Cercare di evitare i pannolini e preferire indumenti comodi.
  • Disporre intelligentemente l’illuminazione per assicurare un facile accesso al bagno durante la notte.
  • Predisporre un pigiama in più, delle lenzuola e asciugamani in modo tale da permettere al bambino di potersi cambiare a piacere nel caso si svegliasse bagnato durante la notte.
  • Coprire il materasso con uno strato di plastica in modo da evitare di danneggiare il materasso stesso.
  • Posizionare un grande asciugamano al di sotto delle lenzuola per assicurare un migliore assorbimento.
  • Incoraggiare docce o bidet mattutini per eliminare l’odore di urina.
  • Premiarlo con piccoli regali a seguito di notti asciutte: anche un piccolo dono può incoraggiarlo.
  • La costipazione non deve essere ignorata ma trattata.

2. Limitare l’assunzione di liquidi

  • Limitare il volume di liquidi assunti dal bambino entro le 2-3 ore prima di andare a dormire. Va comunque assicurato una normale assunzione giornaliera.
  • Evitare caffeina (tè o caffè), bibite gasate (coca cola…) e cioccolato la sera: queste sostanze aumentano la necessità di urinare e aggravano quindi l’incontinenza notturna.
Limitare assunzione di fluidi prima di dormire e adeguare le abitudini di svuotamento sono le misure più importanti da adottare

3. Abitudini di svuotamento

  • Cercare di incoraggiare una doppia urinazione prima di dormire: la prima sarà quella di routine prima di andare a letto, la seconda poco prima di addormentarsi.
  • Abituarlo ad andare regolarmente in bagno durante tutto il giorno.
  • Svegliarlo ogni notte circa 3 ore dopo che si è addormentato per andare in bagno, se necessario usare una sveglia.
  • Regolare il momento in cui svegliarlo a seconda dell’orario più frequente in cui si presenta il fenomeno.

4. Sveglie per l’incontinenza notturna

  • I sensori di umidità sono il metodo più efficace per tenere sotto controllo il fenomeno e vengono generalmente usati con bambini dai 7 anni in su.
  • Queste sveglie presentano dei sensori collegati all’intimo del bambino. Non appena il sensore percepisce la prima goccia di urina il dispositivo inizia a suonare e lo sveglia. Il bambino può quindi raggiungere il bagno.
  • La sveglia aiuta il bambino ad abituarsi a capire e svegliarsi in tempo, prima che si presenti il fenomeno.

5. Esercizi per la vescica

  • Molti bambini con incontinenza notturna hanno vesciche di dimensioni ridotte: per questo gli esercizi sono volti ad aumentarne la capacità volumetrica.
  • Viene chiesto ai bambini di bere abbondantemente durante il giorno e di trattenere l’urinare nonostante il bisogno di andare in bagno.
  • Con la pratica il bambino riuscirà a trattenerla per tempi lunghi. Questo permetterà un irrobustimento dei muscoli della vescica ed un aumento della capacità.
L’uso di farmaci contro l’incontinenza notturna è un’efficace ripiego a breve termine ma non cura il problema.

6. Terapie farmacologiche

I farmaci vengono impiegati solo come ultimo tentativo per arrestare l’incontinenza notturna e sono generalmente usati solo in bambini dai 7 anni in su. Risultano efficaci ma non “curano” veramente il problema: assicurano un buon metodo di ripiego e vengono utilizzati solo temporaneamente. In ogni caso non appena si interrompe la somministrazione si ha il ripresentarsi del fenomeno. È più probabile risolvere definitivamente il problema con i sensori-sveglia che con il medicinali.

A. Desmopressina acetato : le compresse di desmopressina sono disponibili sul mercato e vengono prescritte quando gli altri metodi non hanno successo. Questo medicinale riduce il volume totale di urina prodotta durante la notte dal bambino perciò questo farmaco è utile solo nel caso in cui il bambino produca un elevato volume di urina. È importante ricordare durante periodo di trattamento, di limitare l’assunzione di liquidi la sera al fine di evitare intossicazione da acqua. Il farmaco è da assumere prima di andare a dormire. Evitare di somministrare il medicinale in quelle sere in cui il bambino, per qualsiasi ragione, ha bevuto molto. Nonostante il farmaco sia molto efficace ed abbia pochi effetti collaterali, non tutti riescono a permetterselo a causa del costo elevato.

B. Imipramina: l’imipramina (antidepressivo triciclico) ha un effetto rilassante sulla vescica e restringente sullo sfintere garantendo così una maggiore capacità della vescica di trattenere urina. Questo farmaco viene somministrato per una durata di 3-6 mesi. Viene assunto un’ora prima di andare a dormire in quanto fa effetto rapidamente. È un medicinale molto efficace ma a causa dei numerosi effetti collaterali viene prescritto selettivamente.

L’incontinenza richiede il parere di un medico in caso di incontinenza diurna, febbre, bruciori durante l’urinazione o problemi intestinali

C. Ossibutinina: l’ossibutinina (farmaco anticolinergico) è molto utile per contrastare l’incontinenza diurna. Questo medicinale riduce la contrattilità della vescica ed aumenta la sua capacità volumetrica. Gli effetti collaterali includono secchezza della bocca, rossore del viso e costipazione.

Quando contattare un medico per bambini con problemi di incontinenza notturna?

La famiglia dovrebbe contattare immediatamente il medico se il bambino:

  • Ha problemi di incontinenza diurna.
  • Continua ad avere lo stesso problema dopo i 7 anni di età.
  • Riprende ad essere incontinente dopo un periodo “asciutto” di 6 mesi.
  • Perde la capacità di trattenere le feci.
  • Ha febbre, dolore, bruciore e frequenti urinazioni, sete inusuale e rigonfiamento di faccia e piedi.
  • Ha debole efflusso di urina e difficoltà o si deve sforzare per urinare.